Nel mondo vengono prodotti circa trenta nuovi virus al secondo e si verifica in media un tentativo di hackeraggio al minuto. La General Data Protection Regulation prevede una serie di standard a cui aziende e professionisti dovranno uniformarsi con l’obiettivo, in primis, di tutelare i dati sensibili e personali di clienti.
L’introduzione della nuova legge europea sulla protezione dei dati, che diventerà pienamente operativa con il mese di maggio 2018, pone un importante bilanciamento tra i diritti dei consumatori, con riferimento ai loro dati personali e sensibili, e gli interessi di business delle aziende.
Tutti noi, come singoli individui, possediamo dati personali che devono essere condivisi con istituzioni private e pubbliche: in qualità di clienti, di dipendenti, di pazienti o di partner commerciali. La legge europea intende proprio regolare le interazioni tra le aziende i singoli individui, inducendo le aziende a perseguire un business sostenibile e capace di continua innovazione.
La General Data Protection Regulation porta infatti a rivedere tutta la filiera del flusso dei dati e dei processi aziendali sottostanti, e il risultato di tale revisione avrà effetti positivi sia per gli individui sia per il business delle aziende.
Infatti:
– gli individui , sempre più consapevoli dei loro nuovi diritti, premieranno i brand che meglio sapranno garantirli
– le aziende guadagneranno in agilità, nell’introdurre data policies trasparenti, efficienza nella gestione dei dati, con significativi risparmi di costi.
Ogni azienda, spinta dalla nuova normativa, è chiamata ad individuare il proprio percorso e attivare le azioni necessarie entro breve tempo, ma i ritorni andranno al di là degli adempimenti obbligatori e saranno di più ampia portata: se ne avvantaggeranno il brand aziendale e la salute del business
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